I miei libri (3)

ZODIAC

Un giovane soldato si appresta a prendere parte a un imponente assedio medievale. Un vecchio torna sull'isola della sua infanzia per ricevere un dono che gli cambierà la vita. Un cacciatore a un passo dalla preda a lungo inseguita. L'ultima missione di un assassino infallibile. Un orafo orientale riceve la visita di uno strano cliente. L'assurda notte di un ragazzo di città. Sono solo alcune delle tracce dei dodici racconti che scorrono su quel filo sottile che separa la realtà dalla fantasia. Storie dell'assurdo o quasi, legate tra loro soltanto da quello che sembra l'unico, piccolo particolare.

Sbaglio o si tratta di fiction?
Si, finalmente. Zodiac non è narrativa da viaggio. Non scrivevo fiction dai tempi del Crepuscolo dell'innocenza. 

Come mai però ancora racconti?
Primo perchè è la forma di narrazione più consona a chi, come me, ha purtroppo poco tempo da dedicare alla scrittura. 

E che genere di racconti sono presenti nel libro?
Beh, c'è un po' di tutto. Per lo più sono storie di suspense, ma ci sono elementi polizieschi, fantasy, gialli, persino storici. Mi sono divertito a spaziare. 

Come ti è venuta quest'idea di una raccolta di racconti di vario genere?
Mi sono sempre piaciuti i libri racconti. Da quelli paurosi, appassionanti e sorprendenti di Stephen King degli anni '80, quando ancora era in grande forma, a quelli brucianti, graffianti ed esilaranti del mitico Joe Lansdale dei giorni d'oggi. Però quello che mi ha dato lo spunto è stato Shock di Richard Matheson. 

E perchè?
Perchè Matheson usò un'espediente geniale per legare i racconti della sua raccolta. Il titolo. Ogni suo racconto finisce con una sorpresa o una rivelazione sconvolgente. Da qui lo shock per il lettore e quindi quel titolo. Con Zodiac ho cercato di fare qualcosa di simile se non di più. 

Ce ne puoi parlare?
No, toglierei qualcosa ai lettori. Posso solo dire che di legami ho provato ad inserirne due, più o meno percepibili. In alcuni racconti sono evidenti, in altri meno. Il difficile è stato proprio questo. Creare racconti che contenessero entrambi gli elementi. Ecco perchè ho messo tanto a scriverlo. 

E l'esperimento è riuscito?
Diciamo di si dai. Nel complesso è una raccolta che funziona bene, credo interessante. C'è giusto un racconto che non mi soddisfa e ce ne sono due che considero solo discreti ma gli altri sono buoni. Tre in particolare li ritengo molto, molto buoni. 

Puoi dirci di più sul racconto che non ti soddisfa?
Diciamo che tutto è legato alla sperimentazione. Ho approfittato di Zodiac per sperimentare diversi stili. Narrazione al presente, al passato, in prima persona, in terza persona, dialogo botta e risposta, flashback. Logico che quando sperimenti qualcosa non riesce come avresti voluto. Tutto qui. 

E su quelli migliori?
Ce n'è uno in particolare, quello sul ragazzo di città, come dice la sinossi. Qualcuno mi ha detto che è tra le migliori cose che abbia mai scritto. Considerato lo stile caustico e cinico con cui è scritto forse dovrei prendere in considerazione l'idea di approfondire il genere. 

Stai già scrivendo qualcos'altro?
Ho un romanzo che è fermo da anni a un terzo della sua stesura. Ho provato a rileggerlo tempo fa. Molto difficile che ne riprenda le fila. 

Di che si tratta?
E' un thriller fantascientifico con tracce di X-Men. Un libro alla Dean Koontz per intenderci. Mi piacerebbe molto finirlo ma sono pessimista.